Bollette, un vero e proprio flop da parte dell’Italia. Sono due, invece, i paesi che devono essere presi come esempio e che stanno aiutando notevolmente i propri cittadini. Ecco come fanno
Oramai non si sta parlando d’altro se non del vertiginoso aumento delle bollette, sia per quanto riguarda quelle della luce che del gas. Le famiglie, aziende e tanto altro sono pronte a scoprire quanto dovranno pagare nelle prossime settimane dopo che è stato annunciato di un aumento di quasi il 500% in più. Un problema che preoccupa l’Europa intera. Anche se, a quanto pare, sono due i paesi che dovrebbero essere presi come esempio per come stanno agendo e, allo stesso tempo, aiutando i propri cittadini.
Stiamo parlando della Francia e della Spagna. Nonostante i due paesi abbiano speso molto meno rispetto all’Italia, sono considerati dei veri e propri modelli. Un piccolo esempio? Partiamo proprio da Parigi dove sono stati stanziati 44,7 miliardi in aiuti, pari all’1,8% in pil. Il provvedimento più importante è stato quello di calmierare la crescita del prezzo dell’elettricità del 4%. Tanto è vero che uno dei colossi dell’Energia come Electricite de France ha imposto di vendere a prezzi fissi.
Non è finita qui visto che dal primo aprile fino al 31 dicembre la stessa Edf è stata obbligata ad aumentare del 20% la quantità di elettricità con un prezzo regolato di 46,2 euro al megawattora. Una perdita di 8,3 miliardi di euro e una richiesta di risarcimento da parte della società nei confronti dello Stato. Proprio quest’ultimo è dovuto intervenire per salvare Edf.
Bollette, Francia e Spagna da prendere come esempio
Dopo che era stata effettuata una ricapitalizzazione da 3,1 miliardi di euro a marzo, il governo francese a nazionalizzato il colosso francese acquistando per 9,7 miliardi la restante parte (il 16%). Per la questione del gas, invece, Parigi aveva bloccato da settembre del 2021 (e per tutto il 2022) il prezzo per i clienti del mercato regolamentato. Questione Spagna: Madrid ha speso 27,3 miliardi di euro.
Il governo spagnolo ha stabilito un tetto al prezzo del gas fino a maggio 2023: 40 euro al megawattora per un semestre. Per poter finanziare le misure varate, Madrid ha tassato i profitti in eccesso realizzati dai produttori da fonti pulite rispetto ad un prezzo fissato a 20 euro al megawattora. In conclusione, nel mese di luglio, il governo ha deciso di introdurre (per il 2023-24) una imposta di extraprofitti di banche (che dovrebbe generare 7 miliardi).