Una scelta che sta facendo discute ma c’è l’ok di tutti i presidenti. Casini: È solo un primo passo, dobbiamo essere un esempio virtuoso
La Lega Serie A-l’associazione delle venti squadre del campionato di calcio – ha annunciato alcune misure che adotterà per risparmiare energia, in considerazione dell’aumento generale dei costi energetici (in particolare del gas). A partire dalle gare in programma sabato 3 settembre, gli impianti di illuminazione degli stadi potranno rimanere accesi per un massimo di 4 ore.
La Lega Serie A specifica che per quanto riguarda le partite che si giocano di giorno, con inizio dalle 12.30 alle 18, “la piena accensione dovrà essere garantita 60 minuti prima dell’inizio della gara“, mentre per le partite serali, quelle che iniziano alle 20.45, “la piena accensione dovrà essere garantita 90 minuti prima dell’inizio della gara“.
Il caro energia colpisce anche il ricco mondo del pallone
Le ultime regole, pubblicate a fine luglio, non stabilivano un limite di tempo massimo di accensione dell’illuminazione degli stadi, ma prevedevano che per le gare serali gli impianti venissero accesi a pieno regime 120 minuti prima dell’inizio, e per quelle diurne 90 minuti prima. Il caro energia colpisce anche gli stadi di calcio. E così accade che anche la Serie A si debba adeguare visto che i tempi di illuminazione negli stadi saranno ridotti a partire dalle gare di domani sabato 3 settembre. Per la precisione saranno accese per un massimo di 4 ore. La conferma arriva direttamente dal presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini, il quale spiega: “È solo un primo passo, dobbiamo essere un esempio virtuoso“.
Il presidente Casini continua: “Le luci negli stadi oggi sono fondamentali, oltre alle ragioni di sicurezza e ordine pubblico, anche per assicurare il corretto funzionamento del VAR e della Goal Line Technology, ma abbiamo ritenuto doveroso ridurre al massimo possibile l’illuminazione degli impianti, prima e dopo gli incontri, per abbattere in modo significativo i consumi. Inoltre, la Lega è al lavoro per realizzare quanto prima progetti di efficientamento energetico degli stadi: in Italia gli impianti possono davvero diventare non solo strumenti di riqualificazione urbana, ma anche modelli di sostenibilità ambientale e auto-produzione di energia“.