Dai partiti che si sono ritrovati con candidati ritirati per i post pubblicati in passato che creavano imbarazzo, alle aziende che filtrano poco le attività social
Poche aziende guardano a quello che i dipendenti scrivono sui social, sia in fase di assunzione del personale sia dopo. In linea di massima questo è un processo che si andrà consolidando nel futuro ma, al momento, non è così diffuso. È quanto emerge dall’analisi condotta dall’Agi su un panel di imprese.
Dopo i casi più eclatanti di Raffaele La Regina, la cui candidatura è stata ritirata dal Pd dopo la pubblicazione di alcun post passati non in linea con il partito, e quello di Stefania Modestino D’Angelo, candidata a Caserta per Azione che in primavera aveva fatto alcuni post lontani dal programma di politica estera del partito di Carlo Calenda, abbiamo chiesto a sei grandi imprese quali sono le ‘policy’ in termini di utilizzo dei social media.
l’utilizzo dei social da parte dei candidati non è stata una discriminante
Se, un po’ come accaduto per La Regina e D’Angelo, quando assumono considerano anche quanto scritto dal candidato su Twitter, Facebook o Instagram. Perché, la campagna elettorale di questi giorni sta dimostrando come il passato (e il presente) social di una persona stiano diventando un fattore sempre più determinante. Nel rispetto della libertà di opinione, infatti, un partito deve valutare se le idee del candidato siano in linea con il suo programma politico. Lo stesso potrebbe valere per un’impresa. “Nelle aziende quando si assume un candidato non si verifica di quale corrente politica sia o se abbia idee particolari.
Si valuta la persona per le sue caratteristiche e le competenze professionali acquisite nel tempo”, spiega Luciano Sale HR Director di Fincantieri. “Queste caratteristiche devono essere coerenti con il ruolo che il candidato andrà a ricoprire. Nella mia esperienza professionale l’utilizzo dei social da parte dei candidati non è stata una discriminante. Chiaramente le caratteristiche personali quali flessibilità, capacità di lavorare in team, determinazione, capacità di ascolto sono fondamentali per l’inserimento positivo in azienda. Oltre alle specifiche competenze”.