La Nazionale femminile batte 2-0 la Romania e si qualifica ai Mondiali, Serra: “Serviranno ritiri più brevi e amichevoli con squadre forti”
A Ferrara la Nazionale italiana femminile, guidata dalla ct Milena Bertolini, stacca il pass per i prossimi Mondiali in Australia e Nuova Zelanda: con le reti di Valentina Giacinti e Lisa Boattin, le Azzurre fanno festa. Dopo la delusione per gli Europei, le ragazze ottengono la seconda qualificazione consecutiva al campionato del mondo, che si terrà nel 2023. Per parlare del traguardo raggiunto è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Notizie.com l’ex calciatrice azzurra Katia Serra, attuale commentatrice sportiva: “E’ un obiettivo importante perché conferma la crescita di questo sport, fondamentale per diffonderlo e convincere le ragazzine a partecipare: dà un segnale in questo senso, dopodiché la qualificazione era ampiamente alla portata, quindi prevedibile“.
Per un’Italia, quella maschile, che non parteciperà (di nuovo) ai Mondiali si contrappone quella femminile: “Le qualificazioni maschili e femminili sono completamente diverse, anche perché i livelli tecnici degli avversari sono molto differenti: fare paragoni è impossibile, soprattutto dal punto di vista tecnico, appunto. Il Mondiale è indispensabile perché in Italia i grandi eventi trainano sia i tifosi, che i giovani. Lo vediamo quando ci sono le Olimpiadi, che diventiamo tutti esperti anche delle discipline che non conosciamo e vediamo almeno una partita della nostra Nazionale. Reputo importante la competizione per lo sviluppo e la crescita di questo movimento: dare continuità con la seconda partecipazione è fondamentale per proseguire con i passi avanti. Per la femminile, già quando erano usciti i gironi si pensava potesse essere alla portata l’obiettivo; andando avanti si era complicata la strada ma con la vittoria contro la Svizzera ad aprile si era risistemata la situazione. Vincere con Moldovia e Romania era in preventivo, non è mai facile rispettare la previsioni ma, nonostante la delusione dell’Europeo, è andata bene“.
La ct Bertolini, che la Serra conosce bene, è anche stata al centro delle critiche: “Abbiamo giocato insieme, è stata poi la mia allenatrice: quando si parla di questi livelli è difficile citare singoli, nel bene e nel male; io nominerei tutto lo staff, che in Francia era di un certo tipo e oggi è diverso. Credo che qualsiasi settore della squadra abbia bisogno di migliorare sempre, per aiutare le ragazze in questo percorso“.
“Ora che non ci sono più partite ufficiali – chiosa Katia – bisogna giocare e fare esperienza con squadre più forti per completare la crescita. Basta vedere i risultati che ha ottenuto l’Italia negli ultimi due anni: ha vinto bene con rose inferiori ed ha faticato con quelle di pari livello. Ciò che conta è la programmazione da qui al Mondiale: solo confrontandosi con squadre di livello si può arrivare preparati all’impegno. Le ragazze, già da diversi anni ormai, si allenano tanto e bene nei propri club, quindi per far sì che possano arrivare pronte ad una competizione del mondo non servono ritiri lunghi, sarà indispensabile elevare la qualità del lavoro e concentrarlo con ritiri più brevi. Il rischio sarebbe quello di avere atlete spompate agli impegni, come è accaduto in Inghilterra. Il lavoro è importante, tanto quanto il riposo“. La Serra evidenzia quindi che il livello è avanzato e le scelte di preparazione devono evolversi, per arrivare al meglio ad un importante appuntamento.