In una lunga intervista concessa a L’Opinione della Libertà, l’ex magistrato spiega cosa l’ha spinto ad accettare la candidatura
Conosce alla perfezione pregi e difetti della magistratura, avendone vissuto dall’interno, alcuni tra gli anni più complicati e molte battaglie realizzate nelle inchieste più dure: da Tangentopoli all’inchiesta sul Mose, da Mani Pulite ai finanziamenti alle Coop rosse. Carlo Nordio è uno dei volti più noti della magistratura italiana. Candidato alle prossime elezioni tra le fila di Fratelli d’Italia, si è confidato a L’Opinione della Libertà, parlando dei problemi da risolvere nel mondo giudiziario e di argomenti di natura interna ed estera.
“Uno dei gravosi problemi del sistema giudiziario è costituito dalla carenza dei collaboratori amministrativi, come gli ausiliari del giudice e che proprio a causa di ciò molto spesso le udienze vengono rinviate. L’assunzione di nuovi collaboratori amministrativi, essendo per legge più semplificata di quella prevista per i magistrati, potrebbe essere realizzata velocemente, distraendo i soldi che si utilizzando per le intercettazioni”, che
lo stesso Carlo Nordio definisce letteralmente “inutili verso questo obiettivo”. Nordio specifica che un altro problema è “rappresentato dai vetusti codici di
diritto penale e di procedura penale e che per questo motivo andrebbero aggiornati ai tempi”. Il primo risale al 1930, il secondo è più recente (redatto dall’ex partigiano
e giurista Giuliano Vassalli), ma più volte è stato giudicato incostituzionale.
“Quindi urge un repentino cambiamento dei due succitati codici, proprio perché questo contribuirebbe a contrastare l’inefficienza della nostra Giustizia e, di conseguenza, permetterebbe di aumentare la certezza del diritto in Italia”
Sui temi legati all’immigrazione clandestina, Nordio spiega quanto ipocrito conformismo esista riguardo a questo gravoso tema e ricorda quanto la stessa Sinistra, che oggi è la protagonista di questa politica ipocrita, è la stessa che legiferò la famosa legge “Turco-Napolitano”, secondo la quale era possibile entrare in Italia solo con un permesso e chi ne fosse stato sprovvisto e non se ne fosse andato via sarebbe stato processato.
“Ecco perchè mi sono candidato”
Nordio spiega il motivo che l’ha portato ad accettare la candidatura. Sulle pagine dell’Opinione afferma che, essendo in pensione da diversi anni, ora non si potrebbe accusarlo di voler prendere il posto in Parlamento di quei politici che processò e condannò. Sui paragoni tra Giorgia Meloni e la Thatcher, Nordio è chiaro: “Giorgia Meloni sarebbe una grande Premier e le sue caratteristiche, per quanto possano essere simili a quelle della Thatcher, sono uniche e riflettono la sua matrice politica italiana. Possiede le tre qualità, che lo storico e politico del partito deiWhig Edward Gibbon affermava che ogni grande politico dovrebbe avere: “the head to understand” (la testa per
capire), “the heart to resolve” (il cuore per risolvere) and “the arm to execute” (il braccio per eseguire)