Per il 60esimo anniversario dell’incrocio tra la nave scuola italiana e la USS Independence nel 1962 è stato ripetuto l’evento con la USS Bush.
Nel bel mezzo del Mar Mediterraneo si sono incrociate la portaerei americana e la nostra nave scuola, si è trattato di una incredibile opportunità di rinforzare il legame tra la Marina Militare e la US Navy, nel solco della tradizione guardando al nuovo che avanza, iconicamente rappresentato dagli allievi del neonato corso Aghenor imbarcati.
Lo scambio di messaggi radio tra le due unità ha riportato alla mente l’altro storico incrocio avvenuto nel 1962 con una nave della Classe Forrestal che, insieme a 3 sue “sorelle”, rivoluzionò completamente il mondo delle portaerei mondiali, definendo un nuovo orizzonte per l’utilizzo di questo tipo di navi, ma che omaggiò la Vespucci con convinta ammirazione.
Incontro tra giganti del mare
La portaerei statunitense George H.W. Bush nel Mare Adriatico bordo a bordo con la nave scuola italiana Amerigo Vespucci. Questa l’iconica immagine a largo del mare Mediterraneo dove le navi hanno operato insieme per commemorare il 60° anniversario di un incontro del 1962 tra la USS Independence e la stessa Amerigo Vespucci. Il George H.W. Bush Carrier Strike Group è in un dispiegamento programmato nell’area operativa delle forze navali statunitensi in Europa. Da una parte un veliero, con la poesia della navigazione, dall’altra una portaerei nucleare, con la potenza della tecnologia. Ma è stata proprio la portaerei statunitense H. W. Bush a riconoscere il fascino senza tempo dell’Amerigo Vespucci con un botta e risposta via radio molto emozionante.
“Siete la nave più bella al mondo”
A sorpresa, il comandante dell’Us Navy domanda: “Siete lo stesso veliero che nel 1962 incontrò la portaerei Independence?”. E alla risposta affermativa, David-Tavis Pollard chiede: “Dopo sessanta anni siete ancora in servizio?”. Il capitano Massimiliano Siragusa replica con orgoglio: “Siamo la più antica nave in servizio nel mondo”. A quel punto, dalla portaerei è arrivato il tributo: “Dopo 60 anni, siete ancora la nave più bella del mondo”. Questo l’omaggio radio di una delle navi da guerra più potenti al mondo, segno tangibile dell’enorme senso di rispetto e ammirazione che ancora suscita il nostro veliero . Un esempio dell’eccellenza artigianale e ingegneristica italiana, che porta a infrangere una delle regole fondamentali del mare, quella che prevede che i transatlantici abbiano sempre la precedenza rispetto alle altre imbarcazioni. Ma quando i giganti del mare incontrano la Amerigo Vespucci nei mari di tutto il mondo questa legge non vale più, e i giganti spengono i motori, rinunciano alla precedenza e suonano tre colpi di sirena in segno di saluto.