Ci sono sempre più distributori automatici negli uffici e nei locali pubblici, ma quanto è davvero conveniente istallarli?
I distributori automatici sono un’ottima fonte di guadagno. Possono regalare grandi soddisfazioni a chi decide di provare l’investimento, se montate nei luoghi giusti e con i prodotti azzeccati. Una volta erano solo snack e bevande in lattina, oggi la tecnologia permette di realizzare macchine distributrici automatiche di qualsiasi prodotto.
Aprire un distributore automatico richiede un primo investimento e tra gli elementi da considerare prima di aprire un’attività di questo genere c’è da considerare il proprio budget a disposizione. Poi si può iniziare a cercare i macchinari necessari e il locale nel quale inserirli.
Una volta erano soltanto snack e bevande
Su tutto il territorio si stanno moltiplicando le attività di distributori automatici. Sono un modo per fare soldi lavorando in proprio, possono garantire un reddito extra stando comodamente a casa o possono essere una fonte di investimento che può portare anche a far smettere di lavorare. Ma per arrivare a tanto bisogna capire di che business si tratta. Per iniziare un’attività con i distributori automatici prima di tutto dobbiamo avere bene in mente il prodotto che vogliamo vendere. Al primo posto come categoria merceologica più diffusa c’è ovviamente il food, un po’ inflazionato, ma che in determinati posti può ancora offrire un buon successo. Ovviamente un distributore di snack e bibite deve essere collocato in una zona di grande passaggio, dove c’è un buon ricambio di persone. La seconda cosa da tenere in considerazione è la scelta del locale o comunque della location dove andare a posizionare i distributori che vogliamo mettere in funzione.
I costi e i guadagni
Le domande principali da porsi sono quanto costa comprare e mantenere in perfetto funzionamento un distributore automatico e quanto potrà renderci. Sul mercato sono arrivate macchine di ultima generazione che utilizzano il touch screen per la scelta, offrono al cliente la possibilità di pagare con carta di credito oppure con altri sistemi automatici. Inoltre sono costantemente connesse alla rete e permettono al proprietario di sapere in qualsiasi momento quanto sta guadagnando la singola macchina e se ci sono dei problemi di rifornimento, ovvero se si sta esaurendo un prodotto.
I prezzi variano dai 700 euro di un piccolo distributore di caffè e cappuccino ai 3000 euro per quelli di grandi dimensioni completamente automatici di snack e bevande varie. Per quanto riguarda i guadagni, considerando tutte le spese, si può dire che dovrebbero aggirarsi intorno ai 40mila euro annui, se si riesce a vendere un equivalente di 100-110 euro di prodotti al giorno. A questo punto bisogna togliere però il costo dell’affitto del locale, se non è di proprietà, poi la spesa dell’elettricità e le tasse.