Silvio Berlusconi pensa al condono delle multe: cosa cambia per gli automobilisti

Silvio Berlusconi valuta il condono delle multe. Un’idea che potrebbe cambiare molto per chi ha un’auto. Ecco tutti i dettagli.

La nuova idea di Silvio Berlusconi è quella di un condono delle multe. Come riportato da Libero, nel consueto appuntamento quotidiano con la sua campagna elettorale in video, il leader di Forza Italia ha messo nel mirino le sanzioni che sono una mazzata importante per le tasche degli italiani in un momento economico non semplice.

Berlusconi condono multe
Silvio Berlusconi pensa al condono delle multe: ecco i dettagli © Ansa

Oggi parliamo delle multe che vengono comminate agli automobilisti – ha detto il leader di Forza Italia in questo filmato – e le ragioni ci sono tutte. Immaginiamo una famiglia che mentre deve far fronte all’inflazione galoppante, al caro bollette e alle prime scadenze fiscali, si vede recapitare dall’agenzia delle entrate una cartella con una multa da pagare“.

Una brutta sorpresa perché non si tratta di non aver pagato le tasse – ha aggiunto Berlusconi – ma magari una multa inflitta in una logica interessante visto che queste sanzioni nei bilanci sono alla stregua di entrate fiscali. E in alcune casi si riferiscono anche a diversi anni fa“.

La proposta di Berlusconi

Berlusconi
Ecco i dettagli della proposta di Berlusconi © Ansa

In questo video Berlusconi è entrato nei dettagli della sua proposta: “Ora nessuno vuole dare l’idea che non si debba multare, ma se la violazione risale a 10 anni fa e lo Stato non è riuscito a riscuotere la sanzione, buonsenso vorrebbe che si arrivasse ad un compromesso anche perché in questi anni il mondo è cambiato“.

Due anni di pandemia e uno di guerra – ha detto ancora l’ex premier – costituiscono una vera emergenza. E per questo magari si può accettare di pagare il 20% della multa dopo diversi anni. Inoltre, per il futuro bisogna mettere un tetto alle sanzioni: non si può fare una multa da 200 euro ad un cittadino che ne guadagna 1.200 euro anche perché nella gran parte dei casi la macchina viene utilizzata per portare i figli a scuola o andare al lavoro. Si deve passare da una logica di abuso ad una di educazione, prevenzione e investimento“.

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