Caro Energia, il piano della von der Leyen e le mosse dell’Ue

Tutti i movimenti necessari per combattere il ‘Caro energia’. Stabilito il piano da parte della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: tutto quello che serve sapere in merito 

Von der Leyen ed il suo piano contro il caro energia
Ursula von der Leyen (Ansa Foto)

Nelle ultime ore sono arrivate anche le parole da parte di Ursula von der Leyen, in merito ai vertiginosi aumenti dei prezzi dell’energia che stanno battendo “record su record“. Ovviamente non si tratta affatto di una buona notizia. Le famiglie e le stesse aziende sono ancora più preoccupati visto che sostenere questo tipo di costi potrebbe diventare insostenibile. Ne ha parlato direttamente al ‘Baltic Sea Energy Security Summit‘ che si è tenuto a Copenaghen.

E’ stato lanciato un ulteriore appello: “Bisogna trovare una soluzione verde contro questa energia da combustibili fossili“. Nel frattempo, però, la Commissione Europa ha pianificato ben cinque misure per contenere le conseguenze del caro energia. Queste proposte dovrebbero arrivare, a meno di clamorosi colpi di scena, la prossima settimana. Quali sono, quindi, queste misure per contrastare questo ‘caro energia’?

Caro Energia, le misure della von der Leyen

Von der Leyen ed il suo piano contro il caro energia
Ursula von der Leyen (Ansa Foto)
  1. Risparmio intelligente di energia“: oltre alla guerra in Ucraina c’è da considerare anche il cambiamento climatico. Il gas è diventato inaccessibile. Per poter abbassare la curva hanno intenzione di proporre un obiettivo vincolante per poter ridurre l’uso delle elettricità nelle ore di picco. Per la riduzione dei consumi Bruxelles ha lasciato agli Stati Uniti D’America il ‘via libera’ su come procedere.
  2. La proposta di un tetto ai ricavi delle compagnie che producono elettricità a basso costo: le società che producono energia da fonti rinnovabili stanno ricavando degli introiti importanti. L’obiettivo è quello di canalizzare questi profitti verso gli Stati membri, in modo tale da aiutare famiglie ed imprese.
  3. Stesso discorso vale anche per gli utili inattesi delle società attive nei combustibili fossili: le stesse saranno chiamate a versare un “contributo di solidarietà”. Ovvero una somma di soldi che andrà a finanziare gli interventi pubblici in favore di quella fascia di popolazione più vulnerabile, in modo tale che sostengano investimenti nella produzione di energia considerata “pulita” attraverso le rinnovabili.
  4. Utilities: ovvero le compagnie che distribuiscono energia a cittadini ed imprese. La von der Leyen ci tiene a far presente che queste devono essere sostenute per far “fronte alla volatilità dei mercati”. Anche se c’è un problema: servono liquidi.
  5. Proposta di un tetto al gas russo: su questo la presidente è stata molto chiara. Le sue parole: “Sappiamo tutti che le nostre sanzioni stanno mordendo in profondità l’economia russa, ma l’impatto è parzialmente attutito dai ricavi provenienti dai combustibili fossili. L’obiettivo è tagliare i ricavi per la Russia, che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina“.

 

 

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