L’attuale numero uno del club biancoceleste è candidato in Molise nella lista di Forza Italia. Ecco cosa potrebbe cambiare in caso di elezione per il club
Dopo aver sfiorato la candidatura nella scorsa legislazione, Claudio Lotito è tornato alla ribalta, candidandosi per un seggio in Senato nelle liste di Forza Italia. Il presidente della Lazio (che fino a dicembre è stato anche patron della Salernitana), si è candidato in Molise e spera di riuscire finalmente ad entrare in Parlamento.
Ma cosa potrebbe accadere nella Lazio qualora riuscisse a farsi eleggere? Rimarrebbe in carica gestendo entrambe le situazioni o sarebbe costretto a mollare la poltrona di numero uno del club biancoceleste? Lotito è al timone della Lazio dal luglio del 2004, quando acquistò il pacchetto azionario del club rilevando le azioni in mano al consorzio bancario guidato dall’allora Capitalia (oggi Unicredit), che gestiva la società dopo l’addio del presidente Cragnotti.
Da quel momento in poi ha gestito in prima persona la società, passando tra successi e contestazioni con grande disinvoltura. Solo una volta lasciò il timone del club per qualche mese: dopo la squalifica successiva al processo di Calciopoli, delegò a Felice Pulici il ruolo di rappresentanza della Lazio negli incontri istituzionali, prima di tornare al timone del club. Ma oggi la situazione potrebbe cambiare. Nel caso in cui venisse eletto, Lotito potrebbe lasciare la presidenza del club, per concentrarsi sull’avventura politica.
Lotito e la scelta sul successore
L’eventuale elezione non costringerebbe il patron a dover lasciare il club: non esiste infatti nessun vincolo di incompatibilità, ma nelle ultime ore nella testa di Lotito sta crescendo l’idea di lasciare la presidenza in mano al figlio Enrico. “Quando non sarò più presidente la lascerò in mano a mio figlio“, ha detto più volte il numero uno della Lazio. Dalle parole, secondo quanto riportato oggi dal quotidiano Il Messaggero, si passerebbe ai fatti. Enrico Lotito (che già in estate è stato coinvolto con maggior forza nella gestione) ha già partecipato giovedì scorso al pranzo Uefa prima della gara con il Feyenoord, mettendosi in evidenza per la conoscenza di tre lingue. Si tratta della sua prima uscita (non ancora ufficiale) da nuovo rappresentante del club?