Elezioni, Meno tasse sul lavoro: la promessa di Letta

Il Pd lancia la sua sfida: price cap al gas e prezzi amministrati in Italia. Imposta di successione al 20% da 5 milioni in su

La sfida del Partito Democratico in vista delle elezioni è ovviamente vincerle, restando coerente con le sue idee nel momento dell’emergenza energetica. Dunque doppia sfida. Anche per questo il suo segretario, Enrico Letta, gira l’Italia in vista delle elezioni del 25 settembre a bordo di un pulmino elettrico, in osservanza della sostenibilità. Basterà per sconfiggere la destra di Fratelli d’Italia guidata da Giorgia Meloni?

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Il segretario del Pd Enrico Letta

Milano Finanza, nell’ambito delle interviste coi leader politici sui temi del risparmio, dell’economia e della finanza, ha parlato con Letta al telefono durante il suo tour in Lombardia, tra una città e l’altra, mentre era a bordo appunto del veicolo col motore non a combustione. ”Il viaggio in pulmino elettrico è anche una sfida, un atto di denuncia sulle cose che si devono fare in Italia ma che sono difficili”, afferma il leader, già presidente del Consiglio, che cerca di conquistare consensi nella regione più ricca e industrializzata d’Italia. ”In Assolombarda a Milano è andata molto bene”, rivela, prima di scendere tra Cremona e Mantova per una nuovo comizio.

“La Flat-Tax è una misura profondamente ingiusta”

Il leader
Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta all’Assolombardia (Ansa)

Presidente Letta, cosa propone in concreto per alleviare il peso sempre più crescente del caro bollette? Le misure del governo Draghi sembrano non bastare. “Questa è la vera emergenza che sta mettendo in ginocchio milioni di famiglie e imprese e va affrontata immediatamente: serve un tetto al prezzo del gas, sia a livello europeo che a livello nazionale, con prezzi amministrati in via eccezionale per 12 mesi a un massimo di 100 euro/MWh. Per le famiglie più in difficoltà, inoltre, proponiamo un contratto “bolletta luce sociale”, che fornisca fino a 1350 KWh/anno di energia pulita e gratuita, mentre per le imprese occorre il raddoppio del credito d’imposta per compensare gli extra-costi di gas e elettricità, passando dal 25 al 50% per le imprese energivore e dal 15 al 30% per tutte le altre”. Il Pd è contro la flat tax; che cosa propone per alleggerire il carico fiscale di famiglie e imprese? “La flat tax è una misura profondamente ingiusta, oltre che irrealizzabile. Ingiusta perché porterebbe Flavio Briatore e il piccolo commerciante a pagare la stessa percentuale di tasse e questo non è accettabile, oltreché contrario alla progressività fiscale iscritta in Costituzione. Peraltro, la destra ha tre idee diverse sull’aliquota da applicare. E quando dico che è irrealizzabile penso alle casse dello Stato: costerebbe decine di miliardi di euro. È un peso che ricadrebbe sulle nuove generazioni con nuovo debito, o su tutti i cittadini con tagli alla sanità e all’istruzione. La nostra proposta è all’opposto: abbassiamo le tasse sul lavoro, per stimolare davvero la crescita e alzare i salari a lavoratori e lavoratrici”.

E che cosa propone per utilizzare meglio e nei confini nazionali l’enorme risparmio italiano come la campagna di Milano Finanza propone da settimane con interventi molto autorevoli della comunità finanziaria? “Nel nostro programma proponiamo di premiare fiscalmente le imprese che reinvestono gli utili e le persone fisiche under 35 che investono nelle start up, estendendo a tutte le nuove imprese avviate dai giovani le agevolazioni previste per le startup innovative”. Si è molto parlato della sua proposta di tassa di successione per aiutare i giovani, è ancora di quella idea e come la applicherebbe? “Siamo uno dei paesi europei in cui la tassa di successione è più bassa, tra il 4 e l’8%: in Francia l’aliquota raggiunge il 45% e in Germania il 50%. Noi proponiamo di portare questa imposta al 20% per una ristrettissima minoranza della popolazione, ovvero per eredità e donazioni superiori o pari ai 5 milioni di euro. La dotazione è un modo per aiutare le nuove generazioni a costruirsi una vita autonoma, ricalibrando le enormi differenze di ricchezza che oggi vediamo tra giovani e anziani. La dote di 10.000 euro sarà destinata a formazione, impresa e casa. Ne beneficeranno i giovani che ne hanno bisogno (sotto una certa soglia Isee, ndr). La situazione economica sta peggiorando, non sarebbe già compito del governo Draghi intervenire con uno scostamento di bilancio senza aspettare mesi cruciali e l’insediamento dell’esecutivo che uscirà dalle elezioni? “È una fase estremamente delicata quella che stiamo attraversando. Il rischio non è solo quello di aumentare il debito, ma anche quello di esporsi sui mercati internazionali. Non possiamo permetterci una riedizione della crisi del 2011. Lo scostamento di bilancio è per me l’extrema ratio.

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