Durante la sfida dei Blancos contro il Maiorca, uno dei calciatori non ha apprezzato la scelta del tecnico di lasciarlo in panchina.
Il Real Madrid vince e convince, anche senza l’infortunato Karim Benzema. Maiorca battuto e testa ai prossimi impegni contro Lipsia in Champions e poi contro l’Atletico in Liga. Subito tempo di derby, dunque. Ma la quiete Blanca è rotta dall’esplosione del caso Marco Asensio, furioso per il poco minutaggio fin qui ottenuto.
L’esterno spagnolo ha giocato solo 17 minuti tra Liga e Champions, piccoli spezzoni di gara, senza mai la soddisfazione di partire titolare, chiuso dai titolarissimi Vinicius e Benzema e scavalcato nelle gerarchie anche da Rodrygo e dal redivivo Hazard. Contro il Maiorca, Asensio s’è scaldato per diversi minuti, sembrava in procinto di entrare, ma poi Lucas Vazquez s’è fatto male e Ancelotti è stato costretto a inserire Carvajal come ultimo slot.
Asensio-Ancelotti ai ferri corti: la ricostruzione del tecnico
A quel punto è esplosa la rabbia di Asensio, richiamato in panchina da Davide Ancelotti. Il giocatore, classe ’96, ha lanciato la pettorina e s’è andato a risedere in panchina mostrando tutto il suo disappunto. L’allenatore del Madrid ha voluto provare a tendere una mano al suo calciatore: “In realtà volevo effettuare un cambio. Non a caso si stava scaldando anche Mariano. Poi si è infortunato Lucas Vazaquez e a quel punto sono saltati tutti i piani. Capisco che sia arrabbiato, se lo è sono anche d’accordo con lui. Capisco che voglia giocare, per ogni giocatore è importante scendere in campo. Si tratta di uno dei calciatori tra i più penalizzati della rosa, ne prendo atto”, ha dichiarato Ancelotti in conferenza stampa.
Per Asensio sono tempi duri, lo spazio è ridotto e gennaio può diventare un’ancora di salvezza. Il giocatore è in scadenza a giugno 2023, ha cambiato agente (s’è affidato a Jorge Mendes) e potrebbe decidere di lasciare anzitempo Madrid. Una soluzione gradita anche al Real che potrebbe ancora incassare qualcosa dalla cessione di Marco Asensio.