Mucca pazza, c’è una vittima in Italia: torna l’incubo

Un uomo di 61 anni è morto a Grossetto. All’Ospedale Spallanzani non hanno dubbi sulla causa e sulla natura della malattia contratta

Un fatto di cronaca destinato a lasciare il segno. Un evento che potrebbe aprire scenari clamorosi e drammatici. Un uomo di 61 anni è deceduto a Grosseto in circostanze poco chiare e misteriose. Gli inquirenti temono che la causa del decesso sia da ascrivere al morbo della mucca pazza.

Un incubo che ritorna a distanza di qualche anno. Un evento che potrebbe condizionare il mondo medico, economico e sociale. L’uomo, un cittadino toscano che risedeva vicino Grosseto, è morto nel maggio scorso. Ma fino ad oggi gli inquirenti hanno preso tempo per studiare le cause della morte. Il corpo è stato trasferito, per ulteriori accertamenti, nella capitale, all’Ospedale Sapallanzani, dove è stato sottoposto ad accertamenti accurati. Secondo quanto è emerso, i medici non avrebbero dubbi.

Il decesso dell’uomo sarebbe stato causato  dalla malattia di Creutzfeldt-Jacob, che può essere contratta per via ereditaria, oppure per aver mangiato carne di animale infetta, proprio come nel caso della mucca pazza. Ancora nessuna certezza in questo senso, ma le autorità stanno muovendosi verso questa direzione. L’uomo, da quanto si apprende, pochi giorni prima del decesso avrebbe mangiato della carne bovina.

Il morbo di Creutzfeldt-Jacob

La malattia di Creutzfeldt-Jacob prende il nome dai due medici che l’hanno studiata: Hans Gerhard Creutzfeldt ed Alfons Maria Jakob. Si tratta di una malattia neurodegenerativa rara, che conduce ad una forma di demenza progressiva fatale. Non esiste una cura specifica. Chi la contrae è destinato a soccombere e in tempi generalmente non lunghi. Il problema, in questo caso, è che la malattia di solito viene contratta o per via ereditaria o tramite trapianti di cornea o anche per aver mangiato la carne di animali infettati con la variante bovina di questa malattia, l’encefalopatia spongiforme bovina o BSE (da lì il nome nazional popolare di “morbo della mucca pazza”).

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