L’incontro con la Regina e con Carlo e Diana, ma anche uno spaccato della sua vita personale e di una politica che non c’è più ma nasconde molti segreti: ecco le confessioni di Andreotti.
Lettere accorate, nomignoli carini, o che davano la sensazione di quanto quella donna fosse forte. Era l’unica che poteva metterlo in riga, che lo faceva filare, che raccoglieva e gestiva in maniera impeccabile emozioni, sensazioni e preoccupazioni.
Nelle lettere alla sua amate Livia, Giulio Andreotti raccontava un po’ di tutto, e nel libro in uscita per Solferino sono raccolti molti aneddoti. Da quelle lettere del “Divo” emergono gli incontri con De Gasperi e Papa Montini, il pranzo con la Regina Elisabetta, Carlo e Diana, dal quale sono emersi due episodi esilaranti. Il primo fu quando il principe di Galles si tolse le scarpe, e Andreotti, commentando con i figli, si lasciò andare ad un eloquente “pedalini reali”. Poi ancora quando Peppino Ciarrapico si avvicinò sorridente alla principessa Diana con una millefoglie grandissima che per poco non cadeva. Nelle lettere di Andreotti emerge che in un inglese stentato Ciarrapico offrì il dolce in maniera sorridente, ma da Diana incasso un glaciale “I don’t eat sweet”. C’è però tanto altro in “Cara Liviuccia, lettere alla moglie”, pubblicato da Solferino.
Lo splendido rapporto con l’amata moglie, quei dettagli sulle chiacchierate con Elisabetta II in cui si parlava molto di cavalli, ma anche nomi famosi dello spettacolo. Da Anna Magnani alla Lollobrigida, e poi i tanti rapporti dello statista con Papa Montini, de Chirico e De Gasperi.
Andreotti e le lettere alla sua “Liviuccia”: emergono molti curiosi dettagli
Nelle sue missive alla moglie Giulio Andreotti descriveva tutto in maniera chiara, dettagliata, non perdendo mai quell’amore e quella delicatezza per la donna amata. Raccontava tutto. Dal trasferimento di un agente di polizia dovuto al burrascoso rapporto con la moglie, chiudendo la storia con un “vedi di cosa ci si deve occupare”, fino alla visita della Magnani. C’è poi la cena con Rizzoli, raccontata alla moglie con un dettaglio riguardante la Lollobrigida. “Si separa dal dottor Skofic, seccato dalle attenzioni della moglie per Frank Sinatra”. C’è un po’ di tutto, ma chiaramente tanta, tantissima politica.
Nel ’63 con la donna amata condivise un momento di grande soddisfazione commentando la nomina di Montini: “Mi ha fatto ricordare quando De Gasperi mi disse di non conoscermi, e chiese un parere su di me proprio a Montini pe scegliermi nel ruolo di sottosegretario alla Presidenza. Il suo parere fu incoraggiante e positivo”. Arrivano molti aspetti del “Divo” dal libro. Aneddoti, segreti, i rapporti di lavoro svelati da un punto di vista differente. Quello legato alla donna alla quale Andreotti ha delegato non solo l’educazione dei figli, ma anche segreti e confessioni, a cuore aperto. Il volume sarà presentato il primo ottobre a San Salvatore in Lauro e ci saranno anche i figli Stefano e Serena, e si discuterà di quell’uomo che ha scritto un grande pezzo di storia d’Italia, ma anche di una donna chiamata la “Marescialla”. Era l’unica infatti in grado di essere al suo fianco e di gestire tutto di lui, dalle emozioni alla quotidianità del “Divo”.