Silvio Berlusconi mette un punto alla questione Ungheria e in un’intervista spegne la polemica del centrosinistra sulla questione
Il leader di Forza Italia, in un’intervista concessa oggi a Il Giornale, spiega il perché la politica estera del centrodestra non potrà mai accettare la posizione dell‘Ungheria, nonostante le ultime dichiarazioni del Premier Orban in difesa della democrazia presente nel suo paese.
Berlusconi chiarisce la posizione del centrodestra
“La nostra Europa non può che essere quella del Ppe, non certo quella di Viktor Orbàn che dal Ppe è uscito“, comincia così l’intervista di Silvio Berlusconi al quotidiano Il Giornale in edicola oggi, mettendo un punto alla questione Ungheria. Il leader di Forza Italia spegne le polemiche del centrosinistra e le ipotetiche posizioni in politica estera del centrodestra. Una polemica nata tra i due schieramenti politici dopo le dichiarazioni del Presidente ungherese che aveva definito “una barzelletta” il rapporto adottato ieri dal Parlamento europeo contro Budapest, nel quale si accusa l’Ungheria di non essere un Paese democratico e di calpestare i valori europei: “Noi di questo non ridiamo più, poiché siamo stufi di questa barzelletta. Il Parlamento europeo già due-tre volte ha adottato simili documenti di condanna dell’Ungheria. Prima pensavamo che avessero una qualche importanza, ma ora vediamo che si tratta di una barzelletta”, ha osservato Orban.
“Ecco perché gli elettori moderati dovrebbero votare noi”
“Gli Stati Uniti, come l’Europa, come l’Occidente, come l’Alleanza Atlantica hanno una assoluta garanzia per la continuità della politica estera italiana: la nostra presenza nel governo. A differenza della sinistra, che ha scoperto una vocazione atlantica solo negli ultimi mesi, noi siamo sempre stati dalla parte dell’Occidente, anche nei momenti più difficili, in Iraq e in Afghanistan, quando la sinistra organizzava manifestazioni pacifiste a senso unico contro l’Occidente”, questo l’affondo di Berlusconi sulla politica estera del centrodestra in tutti questi anni, e non permette a nessuno di metterla in discussione. “Per questo, un elettore moderato, di centro, europeista, se vuole dare un voto razionale e utile, deve darlo a noi. Siamo gli unici in grado di caratterizzare in questa direzione il futuro governo del Paese”, ha concluso il leader di Forza Italia. Siamo entrati nell’ultima settimana di campagna elettorale e ora le discussioni e le polemiche a distanza si infiammano ancora di più.